INCONTRI POSSIBILI

In Italia l’associazione promuove attività formative e/o informative sui temi dell’intercultura, della tutela dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile attraverso incontri, dibattiti, cineforum e giornate di formazione.
Nell’ambito dei progetti di educazione interculturale e delle attività della rete interculturale “Incontri possibili”, coordinati dalla prof.ssa Armida Massarelli, venerdì 21 settembre gli alunni della III A e della III D della scuola media Francesco d’Assisi hanno incontrato una rappresentanza di quattro ragazzi di “Quintetto Base”, progetto di cooperazione internazionale, realizzato nella città di Akko, in Israele, dall’Associazione Kenda Onlus – Cooperazione tra i Popoli.

“L’obiettivo dell’iniziativa, portata avanti da un volontario barese [Claudio dell’associazione Kenda], è stato quello di creare “laboratori di pace” utilizzando svariati strumenti, il principale dei quali è stato lo sport e la pallacanestro in particolare. Grazie al basket si è permesso di attivare scambi sociali tra i due gruppi più rappresentativi quello israeliano-ebraico e quello arabo-musulmano e cristiano, trasmettendo i valori della pace, della fratellanza, dell’altruismo, dell’accoglienza e della condivisione. Il cammino, considerando i contesti storici, la geopolitica del Paese, che è iniziato a cavallo della fine degli scontri bellici israelo-libanesi e che nella Città rarissime sono le iniziative che hanno lo scopo di unire i due gruppi sociali, è stato abbastanza difficile, ma ha dato i risultati sperati. Si è costituito un gruppo misto stabile, formato da 40 ragazzi, di cui 20 che continueranno, con l’accompagnamento di attori locali, l’esperienza intrapresa, sia dal punto di vista sportivo che socio-formativo”.

ll Dirigente della Francesco d’Assisi, prof. Giuseppe Manuzzi, salutando calorosamente e ringraziando gli ospiti, ha sottolineato l’importanza del gioco nell’incontro tra persone come strumento di comunicazione e condivisione. I ragazzi modugnesi, dopo aver accolto i nuovi amici a suon di musica (primo fra tutti è stato eseguito l’”Inno alla gioia”), hanno ascoltato con interesse e stupore i racconti dei ragazzi israeliani che, pur sottolineando la drammaticità di un’esistenza vissuta in un clima di guerra e di conflitti, hanno messo in risalto il valore dell’amicizia, dello sport, del gioco, della famiglia nella loro vita. La scuola esprime un ringraziamento particolare a Kenda che da tempo apporta il proprio attivo contributo alla rete “Incontri possibili” con impegno, entusiasmo e competenza…